Colnago BiTitan


♣ Colnago BiTitan (1992)

COLNAGO era solito nel ricercare innovazioni e sperimentare nuove soluzioni, questa rappresenta uno di quei fattori. Affascinante e insolita allo stesso tempo, la sua particolare conformazione del tubo obliquo il quale è costituito da due tubi singoli paralleli, decisamente innovativo visto il periodo, In una elegante colorazione bicolore. Sicuramente un pezzo oramai raro e considerato da collezione. 

♣ Il telaio

COLNAGO BiTitan, bici dei primi anni 90. Il telaio è realizzato con tubi di titanio super leggeri e molto resistenti con l'iconico doppio tubo sull’obliquo e monta una forcella Precisa in acciaio. Da un lato l'obiettivo era quello di creare un telaio leggero utilizzando il titanio al posto del comunissimo acciaio. Il doppio tubo obliquo dovrebbe conferire maggiore stabilità al telaio, soprattutto nella zona del movimento centrale. Colnago fece costruire questi telai da uno dei principali costruttori di telai in titanio dell'epoca. I telai provenivano da Wittson Cycles e lì venivano prodotti esclusivamente dallo specialista ed esperto di titanio Vidmantas Zukauskas. Il telaio "BiTitan" aveva un prezzo di vendita molto elevato all'inizio degli anni '90 ed era anche difficile da ottenere. Con i nomi Monotitan, Ovaltitan, Ovalmaster, BiTitan, CT1, ecc. Queste opere di maestria artigianale sono ampiamente riconosciute e la loro qualità parla da sé. Una delle cose che lo resero famoso fu la squadra Mapei guidata da Tony Rominger, che vinse il Giro nel 1995 proprio con un telaio simile. Rominger una volta disse che "ama il telaio e non vorrebbe guidare nient'altro" - un telaio difficilmente può ricevere più conferme da un campione. Una bici in titanio ha la reputazione di essere una " bici per la vita " e, che sia vero o no, anche oggigiorno in un mondo dominato dalla fibra di carbonio, il titanio rimane un metallo eccellente da cui realizzare un telaio.

♣ La particolarità ♣

L'innovazione di COLNAGO è che i due tubi affiancati le conferiscono una maggiore stabilità specie al movimento centrale, sarebbero stati il giusto equilibrio tra la rigidità ed allo stesso tempo l'elasticità del telaio con lo scopo di agevolarne la pedalata sotto sforzo.

♣ Le condizioni ♣

Quando fu acquistata si presentava così, nel complesso era tenuta bene con qualche segno del tempo ma ci sta visti gli anni trascorsi. Come ogni bicicletta anche questa è stata completamente smontata per poterla controllare e revisionare al meglio. In questo caso parliamo di un lavoro conservativo con un paio di modifiche come la guarnitura e le ruote che sono stati sostituiti per rispecchiare al meglio l'anno gli anni 90 della produzione..

♣ IL risultato

La parte finale è questa, come anticipato, revisionata e lucidata per l'effetto conservativo. Un valore aggiunto e qualitativo, si completa il tutto montandola (completamente) Campagnolo, avvalorandone ancor di più il particolare fascino del telaio.

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