La Mountain Bike
La mountain bike moderna nasce alla fine degli anni settanta in California, dopo un lungo periodo in cui venivano usate biciclette adattate, dette "clunker" (catorcio), per far gare in discesa su strade forestali. Si ritiene che la prima bicicletta appositamente costruita per l'uso fuoristrada sia quella di Joe Breeze, nel 1978. Successivamente
Gary Fisher, Charlie Kelly e Tom Ritchey si associarono nella "MountainBikes". Nei primi anni ottanta vennero vendute le prime mountain bike prodotte su larga scala, che a quel tempo erano poco più che biciclette da corsa irrobustite, con manubrio dritto e gomme più larghe. Nei vent'anni a cavallo del 2000 il mountain biking è diventato uno sport fra i più diffusi, e il mercato e la nascita di competizioni sportive basate sulle specialità del mountain biking hanno permesso uno sviluppo tecnologico continuo, per cui oggi sono possibili attività che una volta non erano nemmeno pensabili.
La nascita del mito
Lo sviluppo della mountain bike risale a gli anni 70, quando dei gruppi di ciclisti del Colorado e della California iniziarono a modificare la bicicletta classica inserendo: manubri da motocross, gomme più larghe e freni con miglior aderenza allo scopo di gareggiare su strade sterrate.
Tom Ritchey, Charlie Kelly, Gary Fisher, Joe Breeze e i loro amici hanno iniziato a fare la storia con le loro prime corse in bici lungo le strade di Marin County, in California. .
Le gare di discesa libera iniziarono a Repack nel 1976, molti dei partecipanti al fuoristrada, avevano già modificato le loro vecchie bici aggiungendo freni a tamburo anteriori e posteriori e cambi a deragliatore. Ci siamo imbattuti nei problemi con l'utilizzo di vecchi telai per la guida fuoristrada. Non erano molto robusti ed erano due o tre volte più pesanti di quanto avrebbero dovuto essere.
Le Tipologie di Mountain Bike
Sono mountain bike sviluppate appositamente per le competizioni di cross country Negli anni ottanta e primi novanta le mountain bike da XC avevano telai leggeri in acciaio e forcelle rigide. Durante gli anni novanta si sono evolute, passando a telai in alluminio e forcelle ammortizzate (generalmente 80–100 mm). Con il miglioramento delle tecnologie e l'uso di compositi in carbonio, anche nell'XC si è iniziato ad usare biciclette biammortizzate con escursioni leggermente maggiori, specie nel caso di competizioni marathon che richiedono lunghe permanenze in sella. Il peso di una bicicletta da cross country può scendere sotto gli 8 kg.
Le biciclette da all mountain sono dedicate alla disciplina ricreativa nota anche come cicloescursionismo. Si tratta di un compromesso fra doti di pedalabilità, discesa, affidabilità e comodità. Generalmente sono full suspended con escursioni (regolabili) di 140–150 mm, hanno una forcella con steli da 32 mm, un peso di 12–15 kg, una geometria stabile quanto basta per una discesa non competitiva e che permette al ciclista di arretrare per superare tratti ripidi, ma che non pregiudica la pedalabilità in salita. Di norma troviamo una guarnitura doppia con "bash ring" (protezione corone) con rapporti corti per affrontare lunghe salite.
Le mountain bike da enduro sono simili alle all mountain, ma in genere si tratta di mezzi da competizione. Hanno generalmente 160 mm di escursione, perni passanti alle ruote e forcella con steli da 34 o 36 mm per la maggior rigidità richiesta, ammortizzatore posteriore con piggyback, possono essere monocorona e hanno un peso paragonabile a quello delle all mountain.
Le mountain bike da freeride sono destinate al gravity, generalmente da bike park. Facendo affidamento a risalite meccanizzate (impianto a fune o furgone) la pedalabilità non è quasi mai una necessità, al contrario della robustezza e, secondariamente, delle doti in discesa. Le sospensioni di circa 180 mm sono prevalentemente a molla, il telaio e l'allestimento le rendono capaci di subire gli abusi della disciplina. Le ruote, da 26" o 27.5", sono larghe e robuste e i pesi possono variare. Alcuni infatti preferiscono montare componenti più leggeri per poter occasionalmente pedalare in salita; si parla in questi casi di freeride leggero.
Le mountain bike da downhill sono sviluppate intorno all'omonima competizione, una gara di discesa a tempo su tracciati variabilmente veloci e tecnici. Devono sostenere velocità molto alte, per cui hanno una geometria molto stabile, con passo lungo e angoli di sella e sterzo molto distesi. La forcella è a doppia piastra, generalmente a molla, con steli da 40 mm affinché rimanga rigida e ha 200 mm di escursione. Si sperimentano anche sospensioni ad aria, perché la leggerezza è un fattore importante per le biciclette da downhill: meno inerzia significa più accelerazione e soprattutto frenate più corte. Anche le ruote e il resto dei componenti infatti non sono votati completamente alla robustezza come nelle biciclette da freeride, ma sono un compromesso con il peso. Il formato delle ruote è generalmente da 26 o 27,5.
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