La Rossin Record era il modello top di gamma del catalogo Rossin negli anni 80". Realizzato a mano con tubi in acciaio Columbus rinforzati, leggero ed allo stesso tempo robusto, questa Record in splendida colorazione bianco è equipaggiata con componenti Campagnolo (Victory) di prima qualità,
Baronchelli, Roger De Vlaeminck, Franco Ballerin e Moreno Argentin sono alcuni dei corridori che hanno guidato telai sapientemente e meticolosamente costruiti da Mario Rossin, uno dei migliori telaisti italiani negli anni '70 e '80. La sua carriera iniziò presso la fabbrica Colnago che lasciò nel 1974 per avviare la propria attività insieme a Vittorio e Giuseppe Ghezzi, Inzaghi e Garbelli – all'epoca patron e manager dei team ICLAS e ITLA. Realizzate con cura e con una notevole attenzione ai dettagli, le bici da corsa in acciaio Rossin degli anni '70 e '80 sono icone della migliore produzione ciclistica italiana. Mario Rossin venne a mancare 11/11/2018 terminando così la produzione di telai del maestro dell’acciaio.
Da centro a centro, orrizontale 56cm, verticale 58cm
Telaio in Acciaio Columbus
In acciaio Columbus
Campagnolo Victory corone 52-42
Campagnolo Victory
Campagnolo Victory
Campagnolo Victory
Campagnolo Victory
Itm alluminio
Itm alluminio
Campagnolo 8 rapporti
In alluminio mozzi Campagnolo
Vittoria Zaffiro Pro 700x25
Campagnolo Victory 27,2
Selle Areo 2
Pensate che questo telaio Rossin Record era finito in Francia, (confermando la scelta e la qualità del prodotto Italiano) come vedrete dalle foto, non si presentava in buone condizioni, anche se privo di ammaccature o crepe, c'era parecchia ossidazione e tracce di ruggine, in particolar modo sulle cromature della forcella e del batti catena, essendo esse parecchio rovinate non è stato possibile ricromarle (non si sarebbe ottenuto un lavoro di qualità) pertanto si è optato per una verniciatura completa, delle parti, un lavoro impegnativo ma alla fine un ottimo risultato.
Quando si parla di un restauro "completo" non ci si riferisce solamente al riverniciare un telaio, tutte le altre componenti che equipaggiano la bicicletta devono essere al pari con tutto il contesto, anche il più piccolo dettaglio è degno di nota e farà risaltare il "restauro".
Il gruppo Campagnolo Victory uscì nel 1986, di conseguenza, a meno che non sia stato conservato in un cassetto è inevitabile che dopo circa 39 anni sia necessario un ripristino, ed è esattamente quello che è stato fatto, armandosi di molta pazienza per raggiungere questo.
Strano a dirsi, ma nel riverniciare un telaio il momento più importante è forse la sverniciatura totale antecedente all’atto del verniciare. Spesso si vedono telai con strati di vernice su vernice per economizzare il processo di verniciatura. Inutile dire che questo sistema porta ad un deterioramento anticipato della nuova vernice, con conseguente sfogliamento. Un telaio ben preparato (sverniciato e/o sabbiato), dove viene applicato il primer e una vernice specifica di qualità, risplenderà per anni o forse per decenni.
Come si evince dalle foto, non erano proprio in ottima forma, anche se giravano bene e con una discreta scorrevolezza. Necessitano di un ripristino generale, perciò si procede allo smontaggio totale, da notare sia sull'asse che sul corpetto quanto grasso (se così si può definire) ci fosse, sicuramente di manutenzione queste ruote ne hanno vista ben poca. Verranno lavate tutte le singole parti (con ultrasuoni dove serve) sostituiti i cuscinetti (addirittura ruggini) del corpetto, messo l'apposito grasso alle sfere dei mozzi, rimontato e registrato il tutto, per ultimo verranno lucidate e ricentrate. Ora sono pronte per essere rimontate e fatte correre.
La fase di rimontaggio è forse la più appagante di tutto il lavoro fatto sino ad ora, anche se ci si deve armare di pazienza. Ogni singolo componente anche il più piccolo dettaglio, dovrà avere la vostra attenzione, mi riferisco al fatto che (per esempio) quando un telaio viene riverniciato, alcune parti tipo questa dovrebbero essere mascherate, altrimenti si creano degli spessori che ostacolano gli inserimenti essendo costretti ad intervenire "con precisione" per far si che la componente ritrovi la sua giusta collocazione, lo stesso vale per alloggiamento serie di sterzo, tubo sella ecc. Adottando questi accorgimenti il rimontaggio sarà più agevole e senza sorprese.
Questa Rossin Record è stata completamente restaurata (sabbiatura e riverniciatura, completa di nuove serigrafie) e come avete visto nel paragrafo precedente anche il resto delle componenti è stato oggetto delle giuste attenzioni, in modo da riportarla alle condizioni dell’epoca, potendola utilizzare esattamente come il giorno in cui è uscita dalla fabbrica, potrete giudicare dalle foto dettagliate, senza dimenticare che è idonea a partecipare "con classe " a tutte le ciclo storiche.
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